I 7 livelli del cibo e il “pasticcio” gourmet

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I 7 livelli del cibo e il “pasticcio” gourmet

George Ohsawa, il padre della macrobiotica, ha creato il modello dei 7 livelli di giudizio. Il principio di fondo è che ogni individuo ha un’essenza profonda già illuminata e completa e che durante la vita possiamo svelare questa natura superando uno dopo l’altro questi livelli. Quanto segue è una breve presentazione su come questi livelli possono essere applicati alla nostra dieta.

Livello 1 – Meccanico
Quello che mangiamo dovrebbe essere facile da digerire e in grado di creare sangue forte.

Livello 2 – Sensoriale
Il cibo dovrebbe soddisfare i nostri sensi, dovrebbe essere delizioso e ben presentato. Dobbiamo trovare piacere in quello che mangiamo.

Livello 3 - Sentimentale o emozionale
C’è una componente emotiva nel nostro cibo, un aspetto che ci ricorda la nostra infanzia, la nostra mamma, le nostre tradizioni, che va preso in considerazione. Dovremmo anche trovare l’armonia a tavola e condividere il piacere del cibo con altri.

Livello 4 – Intellettuale
Il nostro cibo dovrebbe rispettare i concetti intellettuali, come la scienza della nutrizione o il principio d’armonia e dell’energia del cibo (yin e yang, per intenderci).

Livello 5 - Sociale
Dovremmo mangiare in modo che tutti possono mangiare. Ohsawa diceva che se un paese ha 50 milioni di abitanti e produce 50 milioni di mele all’anno, ogni abitante ha diritto a una mela.  Un modo di mangiare che soddisfa solo l’élite non supera un livello sociale.

Livello 6 - Ideologico
La mente e lo spirito vengono nutriti dal cibo. Questo trova la conferma nel fatto che in ogni tradizione spirituale è previsto un periodo di dieta vegetariana, come la Quaresima o Ramadan. Senza contare che diverse tradizioni religiose prevedono una dieta esclusivamente vegetariana per i fedeli.

Livello 7 - Libero o comprensivo - supremo nel linguaggio di Ohsawa
Quando la nostra essenza totalmente evoluta si è rivelata, possiamo fare le nostre scelte liberamente, momento per momento, e vivere l’attimo in totale libertà, sapendo che siamo guidati dalla nostra intelligenza divina.

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Faccio questa presentazione per comunicare l’importanza del cibo in questo processo evolutivo. Il cibo può essere uno stimolo, un vero motore per la nostra evoluzione e la crescita della saggezza; oppure può essere un freno. Oggi, la dieta della maggior parte della gente è sicuramente un freno e possiamo constatare un abbassamento progressivo dal livello dai discorsi pubblici, dagli atti di violenza e dalla mancanza di senso civico.

Noto questa tendenza a frenare il naturale sviluppo della nostra coscienza anche nelle diete “naturali”, che si presentano come equilibrate e in qualche modo superiori a qualsiasi altro regime alimentare. Nel mondo vegano, biologico, macrobiotico, crdista, salutista etc., i piatti gourmet vengono adorati dai studenti come se fossero l’espressione più alta del cibo. Nei vari siti, blog e nei ristoranti bio o vegani, un gran numero dei piatti sono dei veri pasticci… molto ben presentati! Eccessi d’olio e semi oleosi, dolci malsani, prodotti di origine tropicale, combinazioni improbabili e poco (o nessuna) comprensione del concetto di equilibrio sono la norma – ah, ma tutto molto bello da vedere.

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Questi piatti sono al secondo livello, quello sensoriale, ma hanno a che fare con un piacere del momento, senza considerare il disagio che porteranno il giorno dopo o a lungo termine. Oltre il piacere nell’immediato, non ci fanno sentire affatto bene. Insomma, sono da bocciare anche a livello sensoriale.

 

Come dev’essere il nostro cibo?

  • Facile da digerire e capace di rafforzare la salute, per superare il primo livello.
  • Buono e capace di soddisfare il palato e l’occhio. In realtà capiamo che il nostro livello sensoriale si è evoluto, quando le cose più semplici ci soddisfano. Se si ha bisogno di piatti elaborati e complessi per trovare piacere, questa complessità rispecchia un livello sensoriale poco evoluto.
  • In armonia con le nostre tradizioni e consumato in armonia a tavola.
  • Equilibrato con l’ambiente (cioè non tropicale per noi che viviamo lontano dai tropici), con la stagione, con i principi d’armonia e con la scienza della nutrizione (non zuccherato, ad esempio).
  • Ecologico e socialmente responsabile. Dunque biologico, sostenibile, non di origine animale etc.
  • In grado di nutrire la mente quanto il palato e a lungo termine capace di nutrire anche lo spirito e stimolare la nostra evoluzione e la scoperta della nostra essenza profonda: l’essenza eterna.
  • Concepito per nutrire tutti i livelli al contempo.

 

Io capisco il fascino dei piatti gourmet e dell’eleganza della tavola; ma non dobbiamo necessariamente rinunciarvi: se è fatta veramente bene e rispettando tutti i livelli (senza “pasticci” gourmet), questa cucina ha il suo ruolo nella nostra vita. Purtroppo al momento quello che vedo non stimola una crescita evolutiva in noi, ma rappresenta una mancanza di comprensione di quello che è veramente il cibo e quello che è veramente l’alta cucina.

la sana gola macrobiotica

A La Sana Gola c’è una ricerca costante per soddisfare al meglio ogni livello e di contribuire ad una crescita collettiva nella società. È vero, ogni tanto ci scappa anche qui qualche piatto che si ferma al livello sensoriale… succede quasi sempre quando non sono presente io! Ma alla fine rientriamo sempre in carreggiata: quello che insegniamo è vero e trasforma le persone, la loro salute, la loro mente e il loro spirito.

 

Buona settimana

Martin