L'argomento che sto per presentare sicuramente provocherà un certo tipo di reazione in tanti lettori. Forse solo obiezioni e critiche, ma forse anche insulti, visto il linguaggio corrente nei social. Tuttavia la mia intenzione non è fare polemica, piuttosto quella di comunicare un principio che credo possa aiutare molti a vivere meglio, oltre a stimolare riflessioni su come capire il cibo e la vita.
Nei primi articoli di quest’anno accademico ho espresso l’idea che stiamo cambiando il mondo, che il nostro destino è quello di creare un mondo di pace. Sono certo che la pace si possa realizzare solo attraverso una popolazione sana, forte ed equilibrata. Se non sussistono questi presupposti, tutti i tentativi di creare un mondo di pace sono inutili.
Una dieta sana, capace di creare persone disposte a collaborare per cambiare il mondo, si basa su alimenti di origine vegetale. Chiunque stia leggendo questa newsletter quasi sicuramente si troverà d’accordo con questo concetto, quindi partiamo con una visione comune. Prima di entrare nel merito vorrei dare enfasi a questo punto che abbiamo in comune:
un mondo di pace si crea partendo da ciò che ci unisce e non da ciò che ci separa.
E ora passiamo alla questione del crudo.
Il freddo è arrivato di colpo in questi giorni, cogliendo tutti di sorpresa - me incluso. I primi freddi ci colgono impreparati e ci possono dare molto fastidio. Tanti avvertono di più la stanchezzaa e hanno poca voglia di alzarsi al mattino, altri soffrono di raffreddori, tosse e starnuti. Questi sono i giorni in cui colpiscono cistiti, dolori vari e rigidità articolari, soprattutto se piove o è molto umido.
È facile quindi capire questi disagi per chi conosce il Principio d’Armonia*. Si tratta di un concetto molto semplice da comprendere, anche se non si finisce mai di approfondirlo. “Armonia” vuol dire che gli esseri viventi devono creare una polarità con l’ambiente. Se fa caldo fuori tutti gli esseri viventi - umani inclusi - devono creare un ambiente interno più fresco, mentre se fuori fa freddo, l’ambiente interno deve compensare, cercando di creare o mantenere più calore possibile.
In modo simile potremmo parlare di ambienti umidi o secchi: durante l’estate il corpo crea un ambiente più fresco e umido, mentre d’inverno il corpo trattiene calore e si asciuga. È tutto molto semplice una volta afferrato il concetto e succede automaticamente in noi, se non lavoriamo contro natura. Possiamo osservare molto bene come gli alberi si coprano di foglie e ombra d’estate e come le foglie cadano in preparazione all’inverno, quando la linfa scende e la pianta diventa molto più secca.
Quello che succede con le prime giornate fredde dopo l’estate è che il nostro “ambiente interno” è ancora in armonia con il clima caldo e secco dei mesi passati, quindi c’è freddo e umido dentro. Se c’è freddo e umido dentro e lo stesso ambiente fuori di noi, non c’è armonia. In mancanza di polarità, il corpo soffre e crea sintomi di disagio, che rispecchiano i tentativi di eliminare il freddo e l’umidità (i sintomi del raffreddore per esempio).
La settimana scorsa ho utilizzato l’espressione “andare dove la scienza non arriva” e questo è un altro esempio. Il Principio d’Armonia è antichissimo e non si basa sulla scienza, ma sull’esperienza di milioni di persone che l’hanno applicato per migliaia di anni. Molti aspetti di quello che insegniamo alla nostra scuola si rifanno a questo principio e l’apprendimento avviene attraverso la pratica e l’esperienza dello studente, non in base alla quantità di informazione che accumula.
Spiego tutto questo per tornare all’argomento che temo possa creare polemica, cioè il consumo di alimenti crudi, soprattutto nel contesto di una dieta basata su alimenti di origine vegetale. L’alimento animale (tranne latticini) tende a riscaldare il corpo, mentre certi alimenti di origine vegetale tendono a raffreddarlo, alimenti crudi in particolare. Se una persona sta mangiando tanto cibo di origine animale è attratto dal crudo e può aver senso consumarne per un periodo; mentre chi non ne mangia o ne mangia pochissimo deve stare attento al consumo di alimenti crudi, almeno durante la stagione fredda. Il crudo raffredda il corpo, in particolare olio e frutta cruda, e se fa freddo fuori non è quello che aiuta a scaldarsi.
So che molti mangiano tanto crudo perché sono convinti di assumere più vitamine o enzimi o perché credono che sia più vivo e faccia bene per questo. Non voglio presentare le mie considerazioni per contraddire queste persone, ma nella speranza di poter creare un dialogo con loro e un invito a sperimentare.
Il crudo in questa stagione, soprattutto olio e frutta cruda, raffredda e fa trattenere umidità, esattamente l’opposto di ciò che serve per vivere meglio nel freddo. Alcuni sintomi legati all'eccesso di umidità interiore sono:
- stanchezza cronica
- sensazione di freddo ai piedi, ma anche freddo diffuso
- disturbi digestivi
- problemi alla pelle
- candida e cistite
E sono solo alcuni dei sintomi creati dal freddo e dall’umidità nel corpo. Questi sintomi e una debolezza profonda per tutto l’inverno possono essere il risultato di una dieta che raffredda in autunno, mentre dovremmo cambiare alimentazione quando il clima cambia, per prepararci alla stagione in arrivo.
È assolutamente normale avere qualche disagio nel cambiamento di stagione e proprio questi fastidi dovrebbero servire da segnale per cambiare dieta, così come si cambia il guardaroba: via le cose estive e fuori ciò che ci tiene caldo.
Offro questi spunti di riflessione nella speranza che possiamo tutti diventare più forti e felici e anche per aiutarci a confrontarci con le nostre esperienze diverse, senza necessariamente polemizzare.
Buon inizio dell'autunno a tutti
Martin