Riscaldiamoci!

riscaldiamoci con il cibo

Riscaldiamoci!

Per le persone che mangiano pochi alimenti di origine animale (o per chi non ne mangia affatto), l’inverno rappresenta una sfida particolare. L’alimento animale, in particolare alimenti grassi come carne, uova e formaggi riscaldano il corpo, un fatto che possiamo facilmente individuare osservando il rapporto tra la dieta tradizionale di un popolo e il clima. Più fa freddo e più grassi animali si consumano. L’Italia è un esempio chiaro di ciò; infatti vediamo al sud il consumo di olio d’oliva come grasso principale mentre al nord, tradizionalmente, si usava il burro. Al nord e in montagna si mangiano più insaccati e più formaggi stagionati e, i piatti più grassi (come la cassoeula a Milano) sono piatti invernali.

 

Ma come possiamo far fronte al freddo non mangiando questi alimenti che riscaldano?

Vestirsi con abiti caldi, coprendo la testa e mantenendo i piedi caldi con scarpe e calze appropriate. E’ interessante notare in vecchie foto come tutti portavano il capello. Solo negli anni 50 (lo dico solo perché sono nato negli anni 50), il consumo di carne e formaggio era parecchio inferiore rispetto a oggi e la gente sapeva che doveva proteggersi.

Non mangiare alimenti che raffreddano. L’inverno non è il momento del crudo, in particolare la frutta cruda e olio a crudo. Alimenti di origine tropicale raffreddano, inclusa la curcuma che è la base del curry. Ricordatevi sempre che le spezie vengono consumate in grandi quantità nei paesi caldi perché aiutano il corpo disperdere gli eccessi di calore. Le spremute, lo yogurt, la banana e la cioccolata sono altri esempi di alimenti poco adatti in questo momento.

cibo raffreddante

Dare enfasi a piatti a cottura lunga. Stufati, zuppe e doppie cotture sono eccellenti quando fa freddo, così come vari piatti cotti al forno. La cottura conferisce una qualità d’energia che ci riscalda, anche se gli alimenti cotti al forno sono consumati freddi o a temperatura ambiente. E’ anche chiaro che è meglio mangiare cibo caldo e non freddo d’inverno. Aggiungo che servono delle cotture brevi per mantenere un po’ di leggerezza nella dieta, soprattutto le verdure al dente.

Scoprire condimenti super rafforzanti. Se c’è qualcosa che l’oriente ha da offrirci a livello alimentare, e credo che abbia da offrire parecchio, c’è soprattutto il miso lo shoyu e il tamari. Questi condimenti conferiscono enorme forza e possono rafforzare ogni aspetto della nostra salute e il senso di forza vitale e benessere in generale. Sono condimenti che nascono da una cultura vegana. Il Giappone per diversi secoli era 100% vegano e credo che sia l’unico esempio di una cultura tradizionale vegana. Nell’arco dei secoli si è introdotto gradualmente nella dieta soprattutto il pesce, e oggi si mangia di tutto, ma certi piatti e condimenti nascono in un periodo vegano e servano proprio per dare più calore e forza vitale in una dieta senza grassi animali.

Miso, shoyu e tamari vengono prodotti tramite la fermentazione che dura da un anno a 18 mesi ed è proprio questo il segreto della loro forza. La stagionatura concentra l’energia di un alimento e aiuta il nostro corpo a conservare le proprie forze nel profondo e non disperderle. In Giappone hanno svolto degli studi che dimostrano l’efficacia del miso nel prevenire malattie degenerative e prolungare la vita. Sarebbe difficile elencare tutti benefici di questi condimenti, ma sicuramente in una dieta senza grassi animali (carne uova latte e formaggio) fanno la differenza per affrontare meglio il freddo.  E’ importante ricordare che il Giappone è un’isola fredda e che lo stile di vita era rigorosissimo fino a poco fa, proprio come in Italia.

riscaldiamoci con il cibo

L’utilizzo classico del miso è nella zuppa, mentre shoyu e tamari (salse di soia) vengono aggiunte un po’ dappertutto e credo che valga la pena scoprire alcuni piatti tradizionali giapponesi da inserire nella dieta Italiana, soprattutto per l’inverno.

 

Vi propongo una zuppa semplice per questi giorni freddissimi:

 

Zuppa riscaldante

Usare un brodo vegetale come base, un brodo classico con carote cipolle e sedano o un altro brodo che può piacere.

Quando il brodo viene a bollore aggiungere del cavolo cappuccio tagliato molto finemente e una carota tagliata a fiammifero. Lasciare cuocere pochi minuti e aggiungere 1 cucchiaio (raso) di miso per ogni tazza di brodo. Lascia sobbollire per un paio di minuti e servire con cipollotto tritato. Usare un miso scuro di riso o di orzo. Il sapore dovrebbe essere deciso, ma non salato. Aggiungendo, a piacere, cubetti di tofu e altre verdure rendiamo la zuppa più ricca.

 

 

Buona settimana

Martin

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