Tutto cambia: una storia natalizia

Tutto cambia: una storia natalizia

Nella mia famiglia eravamo 9 figli (io sono il sesto) e per ogni nuovo arrivato mia madre si faceva preparare una decorazione speciale per Natale: una palla di vetro colorata con il nome del nuovo nato scritto con una vernice luccicante. Queste palle natalizie erano molto fragili e molto belle. Ognuno di noi aveva il compito di appendere la propria all’albero di Natale, in modo che non rischiasse di cadere. La mia risale al 1954.

Nel corso degli anni tutte le palle sono cadute o si sono rotte o semplicemente sono state riposte male, tutte eccetto la mia. Dieci anni fa, mentre ero in America, mia sorella andò in soffitta a prendere la mia palla blu e me la consegnò con grande solennità; nonostante gli anni, era ancora bellissima e in condizioni perfette. L’ho impacchettata con grande cura, l’ho portata con me in Italia e l’ho mostrata alle mie figlie, che sono rimaste molto colpite. Ho scelto un posto in soggiorno che fosse abbastanza alto da non poter essere raggiunto dalle ragazze e abbastanza stabile da non ricevere colpi improvvisi, con il rischio che la palla cadesse. È rimasta lì per giorni, un bellissimo simbolo dell’America, della famiglia e delle tradizioni.

Una notte, mentre eravamo tutti a letto, sono stato svegliato da un rumore improvviso e mi sono alzato per vedere cosa fosse successo. Non so per quale ragione la mia palla di Natale era caduta sul pavimento, andando in mille pezzi…non sapevo se ridere o piangere.

Qual è la morale di questa storia?

Nulla è permanente, tutto è in continua evoluzione e l’unica certezza della vita è che niente è immutabile.
Questo è uno dei principi più importanti della filosofia orientale, ma spesso viene sottovalutato perché considerato retorico. In realtà, invece, è particolarmente importante in un mondo basato sull’idea che alcune cose non cambieranno mai, soprattutto per quanto riguarda la salute. Com’è possibile che tante persone accettino l’idea che la loro condizione non possa cambiare? Gli specialisti non fanno che dire:

Lei è diabetico e deve convivere con questa cosa.
I suoi problemi di colesterolo sono costituzionali, non può cambiare.
Soffre d’ipertensione, dovrà prendere una pastiglia a vita.
Il suo problema è autoimmune, non si può curare.


Potrei continuare all’infinito, ma il primo insegnamento della nostra scuola e della nostra filosofia è che, qualunque sia il tuo problema, è destinato a cambiare, in meglio o in peggio.
Un altro principio fondamentale della filosofia orientale è che il cambiamento avviene secondo un ordine, tutto cambia in modo ordinato. Anche il principio dello yin e dello yang nasce da questa visione e rappresenta una specie di bussola in grado di aiutarci a creare abitudini per cambiare in meglio, che rendano le cose migliori e non peggiori.

Yin e yang senza yin e yang

Durante le feste molti di noi dovranno affrontare scelte difficili in tema di cibo e spesso amici e parenti che non condividono la nostra attenzione per ciò che mangiamo ci coinvolgeranno in conversazioni impegnative. Probabilmente sarà difficile parlare di filosofia e concetti come yin e yang non sono la scelta migliore per iniziare una conversazione ragionevole. Vorrei quindi consigliarvi un modo per motivare le vostre scelte alimentari e, al tempo stesso, fare qualche accenno alla nostra filosofia.

Se qualcuno non capisse perché non volete mangiare il tripudio di carne e formaggi che vi sta offrendo, potete semplicemente rispondere che cominciate a sentire l’età. Con tutta probabilità la domanda seguente sarà: “Ma cosa c’entrano la carne e il formaggio con l’età?”

Potete spiegare che più invecchiamo, più il nostro corpo si contrae e tende a irrigidirsi, a perdere elasticità. Potete far notare, ad esempio, che diventiamo “duri d’orecchio”, che non possiamo ringiovanire (tutto cambia seguendo un ordine). Con tutta probabilità vi chiederanno di nuovo: “Ma cosa c’entrano la carne e il formaggio?”.

A questo punto potete spiegare che avete studiato e provato su voi stessi come ogni alimento abbia il potere di influenzare il nostro corpo, come alcuni cibi creino contrazione e indurimenti, mentre altri tendono a rilassarci e indebolirci. Il cibo animale, e in particolare quello stagionato, è molto potente in questo senso, il cibo “invecchiato” è come una persona che invecchia, diventa più contratto e crea contrazione. Se non mangiate cibi che induriscono, non diventerete duri d’orecchio.

Evitando cibi che creano indurimenti e contrazione, potete ritardare e ridurre gli effetti dell’età che avanza, potete aiutare il corpo a cambiare in positivo.

 

Direi che è proprio questa l’essenza del nostro messaggio, se riuscite a comunicare l’idea che tutto è destinato a cambiare e che esiste un modo per capire come il cibo influisca su questo cambiamento, potete andare diritti al punto.

Se tutti i tentativi dovessero fallire, potete sempre optare per un pranzo da asporto della Sana Gola e invitare amici e parenti a casa vostra, con grande beneficio per tutti.

Essendo questa l’ultima newsletter prima delle feste, vi mando i migliori auguri da parte di tutto lo staff della Sana Gola, così come da parte mia, di Rosy e delle nostre tre figlie. Il nostro desiderio e augurio più sincero è che chiunque entri in contatto con La Sana Gola possa cambiare in meglio.

Auguri a tutti!
Martin