Digiuno, digiuno intermittente o macrobiotica: qual è il più efficace?
Si discute molto su come aiutare il corpo a guarire e a cambiare in modo positivo. Si usano parole come infiammazione, autofagia, disintossicazione, pulizia, controllo dei picchi glicemici e altri termini più tecnici.
Tra tutti i modi di mangiare, tutte le diete, suggerirei che quello macrobiotico è di gran lunga il più efficace per promuovere un cambiamento positivo. Sono convinto che l’applicazione corretta dei principi macrobiotici aiuti a eliminare le tossine, gli eccessi e gli accumuli molto più di qualsiasi altro regime alimentare o di qualsiasi tipo di digiuno, anche se qualcuno dovesse fare digiuno in sauna.
L’alimentazione macrobiotica si basa per l’80% su cereali integrali e verdure, e questa combinazione stimola cambiamenti positivi. È come se introducessimo una calamita per eccessi nel sangue, anzi due calamite. Questi ingredienti di base creano un equilibrio ideale di forze yin e yang che attraggono qualsiasi squilibrio, sia yin che yang, nei tessuti del nostro corpo, come due calamite che rimuovono tutto ciò che è fuori equilibrio.
Questo effetto di pulizia o di trasformazione è così forte che chi adotta uno stile alimentare macrobiotico deve fare attenzione, perché può provocare forti sintomi di eliminazione, ciò che in macrobiotica viene chiamato “scarica”. Un’immagine utile è quella di una spugna piena di acqua sporca che viene strizzata per pulirla e sostituire l’acqua sporca con acqua pulita. I cereali integrali, in particolare il riso a chicco tondo, hanno un effetto di spremitura, mentre una varietà di verdure aggiunge una serie di vibrazioni che possono stimolare cambiamenti, a volte violenti.
Quando ero un giovane studente di macrobiotica a Boston, sotto la guida del maestro Michio Kushi, l’idea era quella di seguire una dieta rigida per ottenere i migliori risultati, a volte basata esclusivamente su riso a chicco tondo cotto a pressione, zuppa di miso e gomasio. Questo approccio così rigido può sembrare miracoloso per il modo in cui cambia il corpo, ma può anche causare problemi molto dolorosi e persistenti. Ricordo alcuni studenti che hanno seguito questo approccio “rigoroso” e che hanno sviluppato ulcere sulle caviglie e sul collo difficili da guarire. Queste ulcere erano come l’acqua sporca che fuoriusciva dalle estremità della spugna, rappresentando lo yin dall’alto e lo yang dal basso.
Il nostro incontro di questo mercoledì sera è dedicato a come ottenere grandi cambiamenti positivi dalla pratica macrobiotica, minimizzando le forti reazioni negative. All’inizio della pratica macrobiotica è quasi inevitabile che si verifichino sintomi di eliminazione o di scarico, pertanto è importante sapere cosa fare quando si presentano.
Esploreremo come stimolare l’eliminazione e gli scarichi anche per chi pratica la macrobiotica da anni e come guidare chi è all’inizio della propria pratica. Ho imparato che è meglio non provocare sintomi violenti quando una persona è agli inizi, perché potrebbe scoraggiarla: le persone fanno grandi sforzi per seguire una dieta che ritengono perfetta, ma si sentono malissimo. È importante sapere che questi sintomi si presentano spesso e bisogna imparare a riconoscerli e a superarli.
Raggiungere il giusto equilibrio tra una dieta che favorisce trasformazioni positive e una che crea forti sintomi spiacevoli è l’essenza della pratica macrobiotica.
Mercoledì verrà consegnato a tutti i partecipanti un e-book speciale, un ricettario dal nome particolarmente appropriato per questi studi, che si chiama “LA CUCINA CHE TRASFORMA”. Si tratta di una grande raccolta di ricette e di spiegazioni sugli stili di cucina, sugli ingredienti macrobiotici e su come ottenere il massimo dalla pratica macrobiotica.
Martin
La lezione di mercoledì 25 giugno: MB alla portata di tutti: semplicità, equilibrio e benessere
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